Economia

BlackRock is green

di MICHELE DI SCHINO

Non è solamente il mondo a trasformarsi, ma anche la finanza, e il climate change influenzerà gli investimenti dei prossimi decenni: questa, in estrema sintesi, la “bomba” lanciata da Larry Fink a inizio 2020. E Larry Fink non è un analista qualunque nel campo della finanza, bensì il fondatore e CEO di BlackRock, la maggior società di asset management mondiale.

Il climate change obbliga gli investitori «a riconsiderare le fondamenta stesse della finanza moderna». Sono parole ponderate e rivoluzionarie insieme, che in realtà si basano su un assunto piuttosto semplice: poichè i mercati dei capitali anticipano i rischi futuri, i cambiamenti climatici produrranno modifiche sostanziali nel mercato finanziario ancor prima di produrne nel mondo ambientale stesso, e questo avverrà “in un futuro vicino, prima di quanto anticipato da molti”.

La lettera annuale ai CEO di Larry Fink assume pertanto per evidenti e reali i rischi climatici e ambientali, declinandoli in conseguenze finanziarie: cosa accadrà ai mutui trentennali se chi li eroga non è in grado di prevedere l’impatto sulle città del climate change in tempi molto più brevi? Inflazione e tassi di interesse saranno sempre più determinati a livello globale da siccità e alluvioni dovute al riscaldamento globale? Sono domande pratiche, direttamente misurabili intermini di rischi di investimento.

La reazione dei mercati, secondo Larry Fink, sarà il riallocamento di investimenti e risorse in strategie sostenibili, con una forte richiesta ai governi di intervenire in politiche green.

“Se il dieci per cento degli investitori globali lo facesse – o addirittura il cinque per cento – assisteremmo a massicci spostamenti di capitale”, capitali che saranno sempre piùà gestiti da quella nuova generazione (i millennial) che ad oggi risulta sempre più sensibile alle tematiche ambientali. “I giovani sono stati in prima linea nel chiedere alle istituzioni – inclusa BlackRock – di affrontare le nuove sfide associate ai cambiamenti climatici. Chiedono alle aziende e ai Governi trasparenza e azione. E mentre migliaia di miliardi di dollari a poco a poco passeranno nei prossimi decenni ai millennial, quando questi diventeranno amministratori delegati e cio, politici e capi di Stato, rimodelleranno ulteriormente l’approccio mondiale alla sostenibilità”.