Farm2Fork

di REDAZIONE

La Farm to Fork (F2F) rappresenta il primo tentativo dell’Unione di progettare le linee guida di un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente, coinvolgendo l’intera filiera alimentare in ottica di sostenibilità. Pur non essendo vincolante, la strategia F2F, pubblicata a fine maggio, prevede l’adozione, da parte di ogni Stato membro, di norme a livello nazionale che consentano di contribuire a raggiungere gli obiettivi stabiliti dell’Ue. I Paesi membri godranno di eventuali misure di sostegno aggiuntive nel corso dell’implementazione della strategia.

Obiettivi principali sono quelli di garantire una produzione alimentare sostenibile, favorendo una filiera alimentare sostenibile dall’inizio alla fine: dalla lavorazione alla vendita (sia all’ingrosso sia al dettaglio), e anche i servizi accessori, come l’ospitalità e la ristorazione e contrastando le frodi alimentari lungo la filiera; promuovere il consumo di cibi sostenibili e sostenere la transizione verso abitudini alimentari sane e ridurre gli sprechi alimentari;

Strettamente collegati agli obiettivi specifici della F2F, ve ne sono alcuni collegati alla Strategia per la biodiversità, come la riduzione del 50% dell’uso di pesticidi chimici entro il 2030; del 20% dell’uso di fertilizzanti entro il 2030; del 50% le vendite totali di antimicrobici per gli animali d’allevamento e di antibiotici per l’acquacoltura entro il 2030 e la trasformazione del 25% dei terreni agricoli in aree destinate all’agricoltura biologica entro il 2030.

“La crisi del coronavirus ha dimostrato la vulnerabilità di tutti noi e l’importanza di ripristinare l’equilibrio tra l’attività umana e la natura. La strategia sulla biodiversità e la strategia “Dal produttore al consumatore” sono il fulcro dell’iniziativa Green Deal e puntano a un nuovo e migliore equilibrio fra natura, sistemi alimentari e biodiversità: proteggere la salute e il benessere delle persone e, al tempo stesso, rafforzare la competitività e la resilienza dell’UE. Queste strategie sono una parte fondamentale della grande transizione che stiamo intraprendendo” ha dichiarato Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea