Economia

Rinnovabili in crescita nel 2022

Da una parte, le dinamiche ormai avviate di riduzione delle emissioni che hanno determinato un incremento del 30% delle energie rinnovabili a livello globale nel 2021, dall’altra le ripercussoni economiche della guerra in Ucraina che hanno evidenziato la necessità per l’Europa di diminuire la dipendenza dal gas naturale fornito da altri paesi. Nel mezzo, una previsione di crescita per il 2022 delle energie rinnovabili secondo l’analisi della IEA (Agenzia internazionale per l’energia) che vede le rinnovabili destinate ad una crescita pari al 95% del loro valore attuale nei prossimi cinque anni.

Il trend di sviluppo per i prossmi anni delle energie rinnovabili sembra ormai segnato, pur in presenza di rischi e criticità, con il fotovoltaico grande protagonista, che potrebbe costiture entro il 2026 quasi la metà della potenza energetica globale.

L’Europa ha infatti chiuso l’anno con ben 25,9 GW, con una ulteriore crescita anche dei sistemi di accumulo (triplicati rispetto al 2020, con Rystad Energy che stima a 24,6 GW il limite che verrà raggiunto entro la fine dell’anno, con un aumento del 96% rispetto al 2021, USA in testa) e delle installazioni eoliche offshore (raddoppiate, Cina in testa), con un’Italia salita al 13° posto nella classifica mondiale di EY Venture Capital Barometer 2021 sulla capacità di attrarre capitali e favorire opportunità di sviluppo nel settore delle fonti alternative, più 2 posizioni rispetto a maggio 2021.

Ed è appunto sul fronte degli investimenti che l’anno 2022 si presenta come piuttosto interessante, con un trend che vede ormai molti fondi d’investimento su scala globale, quali JP Morgan, Flack, DIF Capital e Ib vogt, che già stipulato accordi per l’acquisizione di quote di aziende operanti nel comparto green, per un mercato destinato probabilmente a raggiungere la scala dei Terawatt entro il 2022, con crescite annuali sopra i 200 GW.