Innovazione

Comunità Rinnovabili 2022

Sono insufficienti i numeri sullo sviluppo delle fonti rinnovabili nei Comuni italiani per affrontare il caro bollette e l’emergenza climatica. Ad affermarlo, i dati della XVI edizione di Comunità Rinnovabili, il rapporto di Legambiente che analizza lo sviluppo delle fonti rinnovabili nei Comuni italiani e le nuove esperienze di autoproduzione. Nonostante il grande fermento di Amministrazioni pubbliche, imprese e territori che si muovono in direzioni diverse per realizzare impianti da fonti rinnovabili, l’obiettivo di 70 GW al 2030 rischiamo di raggiungerlo solamente tra 124 anni.

In Italia, secondo il dossier, sono presenti almeno 1,35 milioni di impianti da fonti rinnovabiliper una potenza complessiva di 60,8 GW, ma di questa appena 1,35 GW è stato installato nel 2021 tra idroelettrico, eolico e fotovoltaico. Conseguenzialmente, minimo è risultato, percentualmente, l’incremento del contributo complessivo portato dalle fonti rinnovabili al sistema elettrico italiano arrivato, nel 2021 a 115,7 TWh, solo l’1,58% rispetto al 2020. Un trend causato dalla pandemia certamente, ma anche e soprattutto dal sistema farraginoso di rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione dei progetti. Numeri in crescita, invece, per le nuove opportunità di autoproduzione e scambio di energia attraverso le Comunità Energetiche da fonti rinnovabili: sono 100 quelle complessivamente mappate da Legambiente nelle ultime 3 edizioni del Rapporto.