NEOM, la nuova grande città dell’Arabia Saudita investe sulle start-up
Nel 2017, il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, annunciava per il 2025 la nascita di NEOM, una metropoli avveniristica e sfavillante: 100% artificiale, ma completamente sostenibile, che occuperà un’area di 26.500 chilometri quadrati nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, nella provincia di Tabuk, tra il Mar Rosso e il Golfo di Aqaba. Il nome NEOM deriva da due parole: la prima parte arriva dal prefisso greco per “nuovo”, mentre la M è un riferimento a Mustaqbal, parola araba che significa “futuro” (oltre a essere l’iniziale del nome del principe ereditario, Mohammed bin Salman). In questi anni il progetto ha iniziato a concretizzarsi, e ora viene annunciato che saranno ben 500 i miliardi di dollari che il Fondo di Investimenti di NEOM investirà sulla creazione di questo distretto, in particolar modo indirizzati verso le start-up. Lo sviluppo di 14 settori considerati prioritari (manifattura, acqua, tecnologia digitale, intrattenimento e cultura, istruzione, ricerca e innovazione, design e architettura, cibo, energia, sport, turismo, mobilità, salute, biotecnologia, servizi finanziari e media) punta decisamente su investimenti in imprese nuove che possano partire a NEOM e svilupparsi, magari poi allargandosi all’estero. Altro asset è costituito dallo sviluppo di joint ventures e di collaborazione con grandi società multinazionali e investitori istituzionali.
“La visione di NEOM – spiega Nadhmi Al Nasr, direttore esecutivo (fonte: ANSAmed) – è nel ridefinire la vivibilità, la conservazione e l’economia dal punto di vista di sfide globali. La Nif (Fondo di Investimenti di NEOM, ndr) permetterà alla nuova città di sostenere il proprio ruolo di realizzazione delle ambizioni del Paese nel lungo futuro, rendendo stabile il proprio ruolo di leader della diversificazione economica e della creazione di posti di lavoro”.