Opinioni

Attualità del Manifesto di Assisi al Seminario di Symbola

di REDAZIONE

Affermatosi come luogo di confronto e di elaborazione che interroga la politica, la società e l’economia, il Seminario estivo di Symbola, intitolato quest’anno “L’Italia che Verrà. Comunità, territori e innovazioni contro paure e solitudini”, incentra la sua piattaforma di incontro/scambio/narrazione delle qualità italiane attorno alla tematica emersa dal Manifesto di Assisi, per un’economia a misura d’uomo contro l’emergenza climatica.

“Quest’anno al centro dell’attenzione del Festival e del Seminario Estivo ci sono il messaggio e la visione del Manifesto di Assisi, promosso da Symbola e dai francescani del Sacro Convento, della necessità e urgenza di un’economia a misura d’uomo capace di affrontare le sfide del nostro tempo, da quella climatica a quella pandemica, rendendo le nostre società più sicure e più sostenibili ambientalmente e socialmente senza lasciare indietro nessuno. L’epidemia scatenata dal covid19 come una nemesi della globalizzazione ha fatto riemergere l’esistenza delle geografie e il ruolo dei territori che saranno i protagonisti dei due giorni iniziali del Festival della Soft Economy: dalla sfida “centrale” della ricostruzione, decisiva certamente per i territori direttamente interessati, per l’intera regione Marche e più in generale per l’Appennino, alla presentazione di esperienze e al confronto sulle strategie per tornare ad abitare borghi e piccoli comuni”. Lo ha dichiarato Fabio Renzi, segretario generale Fondazione Symbola. “Un altro tema al centro del doppio appuntamento treiese sarà quello della ripresa nel segno della transizione ecologica, sociale e digitale propugnata dall’Unione Europea e della prova per il nostro Paese di saper utilizzare al meglio le ingenti risorse comunitarie, dal Green Deal al Recovery Found fino al nuovo ciclo dei fondi strutturali. Per questo le giornate del Seminario Estivo saranno dedicate alle opportunità dell’Italia di essere protagonista di questo cambiamento grazie al suo soft power, fatto di sostenibilità, bellezza, innovazioni sociali e tecnologiche e creatività. A patto di saper cogliere la crisi come occasione per cambiare in meglio, da cogliere uniti, insieme perché “nessuno si salva solo”.